Come gestire una procedura di sfratto per morosità

Possiamo dividere la procedura di sfratto in tre fasi, seguendo i link troverete maggiori spiegazioni, modelli e atti originali che aiutino la comprensione e gestione della procedura passo per passo:

questa prima fase, che non prevede per forza una messa in mora, ha come inizio, appunto, il momento della redazione dell'intimazione dello sfratto (modello), con indicazione delle modalità e dei tempi (redazione, numero di copie, relata di notifica, verbale di prima udienza etc..). 
Per maggiore approfondimento si pone in visione anche un atto originale comprensivo della relata di notifica. 
Le ipotesi sono diverse, e diversi gli esiti, anche in caso di mancata comparizione del locatore o dell'intimato. 
Questo schema può aiutarci a sintetizzare:


Per economicità la conclusione di questa fase la si fa coincidere con la convalida dello sfratto.

gli addetti ai lavori sapranno che ottenuto il provvedimento di convalida  si è solo alla metà dell'opera, forse nemmeno alla metà. 
La seconda fase, pertanto, inizia con la notifica del titolo esecutivo  (con le diverse caratteristiche sia che esso sia un'ordinanza ai sensi degli art. 663 cpc o 665/666 cpc o ancora una sentenza che definisce la fase della convalida) e del precetto.

In seguito sarà necessario predisporre il preavviso di rilascio ai sensi dell'art. 608 cpc (atto originale).
Anche in questo caso vengono indicate le situazioni pratiche affrontabili, sino alla richiesta della forza pubblica.

questa è l'ultima fase, quando si è riusciti ad eseguire il provvedimento di rilascio dell'immobile, le indicazioni permettono di raggiungere il provvedimento di liquidazione delle spese affrontate per l'esecuzione (atto originale).


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